Visione e martirio del beato Marcello Mastrilli

- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Dipinto
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia, Liguria, GE
- Città
- Genova
- Luogo di conservazione
- Galleria Nazionale della Liguria
- Luogo di collocazione
- Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- Collezione
- GNL
- Inventario
- 94/2016
- Materia e tecnica
- Olio su tela
- Autore
- Anton Maria Vassallo (Genova 1617/18 - Milano 1660)
- Datazione
- 1645 circa
Descrizione breve
Il dipinto è stato donato alla Galleria Nazionale della Liguria da Maria Angela Profumo in ricordo del padre, l’Ingegner Giovanni Battista Profumo.
Proveniente dalla Casa Professa dei Padri della Compagnia di Gesù di Genova e realizzata intorno al 1645, la tela è una delle poche pale d’altare ricordate dalle fonti come opera di Anton Maria Vassallo.
Il pittore si formò a stretto contatto con gli artisti fiamminghi attivi a Genova, essendo stato allievo di Vincent Malò. Egli si specializzò nella produzione di opere da cavalletto, tra cui nature morte e ritratti.
L’episodio raffigurato risale al 17 ottobre 1637, giorno in cui, come ricorda l’epigrafe in basso a sinistra, il gesuita Marcello Mastrilli fu martirizzato in Giappone. Il suo sguardo rivolto verso l’alto incontra quello di San Francesco Saverio, apparso in cielo sorretto da angeli. Il carnefice manifesta lo stupore di non essere riuscito a decapitare il beato: la sua spada giace a terra, accanto alla firma lasciata dal pittore.